Airlite – la vernice eco-sostenibile

In questo articolo vogliamo parlarvi di una delle più innovative vernici degli ultimi anni : la Airlite.

La Airlite nasce dall’incontro di tre persone, Massimo Bernardoni, Antonio Cianci e Arun Jayadev che insieme sono partiti nel 2013 dalla start up Advanced Materials e ora hanno un’azienda presente in tre continenti diversi. L’obiettivo alla base di questa tecnologia è  quello di contrastare la cattiva qualità dell’aria, migliorando l’ambiente tramite un processo simile alla fotosintesi clorofilliana delle piante

Oltre ai pericoli derivati dal riscaldamento globale e dalle emissioni di carbonio, molti sono i danni causati dall’ossido di azoto, un gas prodotto soprattutto nei processi di combustione ma ampiamente diffuso anche all’interno delle abitazioni, dovuti al riscaldamento, alla cottura, al fumo e alle infiltrazioni, i cui effetti vanno a incidere profondamente sulla qualità della nostra vita. A differenza delle altre pitture non è liquida, ma si presenta sotto forma di polvere (quindi inorganica) a cui deve essere aggiunta dell’acqua. In questo modo si attiva una sostanza, che si chiama biossido di titanio, che ha lo scopo di purificare l’aria. Il biossido di titanio si attiva a contatto con la luce e trasforma gli agenti inquinanti in molecole di sale.

Una vernice, quindi, in grado di “mangiare” lo sporco che c’è nell’aria, all’aperto o all’interno di un edificio, depurandola dall’88,8% dell’inquinamento presente.

Grazie al processo di fotocatalisi, la vernice oltre a essere in grado di ridurre le emissioni inquinanti presenti nell’aria, elimina anche muffe, batteri e componenti organici volatili rendendo gli ambienti più igienici e salutari.

La sua tecnologia smart permette alla pittura di essere facilmente applicabile e di repellere lo sporco grazie a un film invisibile e protettivo che impedisce alle polveri di posarsi sulle pareti.

È disponibile bianca e in diverse colorazioni, garantisce un’ottima copertura, una lunga durata e regala un piacevole effetto estetico opaco e liscio.

Altra caratteristica molto importante è l’abbattimento dei consumi energetici: questa pittura rivoluzionaria infatti, riflette la maggior parte delle radiazioni solari infrarosse, impedendo il passaggio eccessivo di calore. Questo permette in estate, di avere ambienti più freschi, in modo naturale, con un risparmio di energia elettrica tra il 15 e il 50%. 

Airlite viene utilizzata per la prima volta in un ambiente reale all’interno del Tunnel Umberto I di Roma, che in quell’anno risultava essere uno tra i più inquinati della capitale. 

Dopo più di 10 anni il Tunnel risulta ancora bianco, senza alcuna manutenzione, e test dell’Università La Sapienza hanno dimostrato una riduzione degli inquinanti all’interno della galleria fino al 51%.

Un altro meraviglioso esempio che possiamo ammirare nella nostra capitale è il murales “Hunting Pollution” realizzato da Iena Cruz, tramite Yoururban2030, giovane associazione ambientale no profit, nel quartiere Ostiense.

Alla stessa associazione si devono anche Outside In a San Paolo di Jdl, il primo murales ecologico dedicato al movimento LGBTQ+, e Amoretcura di Carlos Atoche a Garbatella, sulla prevenzione e sulla lotta ai tumori del seno.

Molte altre associazioni hanno lanciato campagne con lo scopo di riconnettere persone e natura soprattutto nel contesto urbano. 

Addirittura riconosciuta dall’ONU come una delle soluzioni migliori per la purificazione dell’aria e per l’architettura sostenibile in generale.

Naturalmente anche i brand si sono mossi per sfruttare l’innovativa pittura anti inquinamento e realizzare campagne di comunicazione dirompenti grazie al coinvolgimento di street artist, per sottolineare il proprio impegno in tema ambientale.

Purtroppo per il suo costo ancora elevato non è sicuramente la prima scelta delle piccole aziende o privati che vogliono decorare i propri ambienti, ma è sempre bene prendere in considerazione una scelta più eco sostenibile!

Need Help?
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: